Tacchi alti, fanno davvero male alla salute del piede?

Tacchi alti, fanno davvero male alla salute del piede?

Molti dicono che le scarpe con i tacchi fanno male alla salute del piede. Quanto devono essere alti i tacchi delle scarpe e quale forma preferire, talvolta, generano un po’ di confusione. Ne ha parlato Francesco Falez, presidente SIOT (Societá Italiana di Ortopedia e Traumatologia), e noi riportiamo i suoi consigli.

Le scarpe col tacco sono spesso considerate l’essenza dell’eleganza femminile e indossarli è una tentazione a cui difficilmente si sfugge. Diversi tipi ed altezze, forme e grandezze del tacco sfilano ogni giorno per le strade di tutto il mondo. Tuttavia, per evitare che alcuni tipi di tacco diventino nemici invece che alleati delle donne, bisogna imparare a conoscere che impatto possono avere queste scarpe sul piede. Da un punto di vista “articolatorio”, infatti, il tacco piú adatto sembra essere di 4-5 cm a base larga che generalmente non comporta nessun tipo di patologia, nemmeno di sovraccarico, a livello delle varie porzioni del piede. Ma non solo: infatti questo tipo di tacco solleva il tallone e flette leggermente il piede anteriormente, andando cosí a compensare la condizione anatomica tipicamente femminile per la quale il tendine d’Achille è leggermente piú corto rispetto a quello degli uomini.  

Tacchi sí, ma con moderazione 

Tacchi molto alti, a punta stretta e indossati per molte ore, invece, potrebbero rivelarsi meno benefici per la salute del piede, nonostante la loro irresistibilità estetica. Infatti, questo tipo di scarpa provoca un carico eccessivo dell’avampiede, dove si trovano i metatarsi. Tra questi, scorrono i nervi intermetatarsali che, a seguito dell’uso dei tacchi molto alti con un piede gravemente inclinato in avanti, sono soggetti a fenomeni di scorrimento mentre si cammina che provocano microtraumi ripetuti. Il nervo va cosí incontro a un processo infiammatorio causato dal sovraccarico che sfocia nel disturbo conosciuto come “Neuroma di Morton”. Questo si manifesta con un rigonfiamento in corrispondenza del nervo infiammato. Se si amano i tacchi alti, bisogna fare attenzione anche alla caviglia, in quanto le distorsioni provocate da eventuali perdite di equilibrio possono rovinare i legamenti che uniscono il malleolo peroneale e quello tibiale al piede. Se si verificano questi “incidenti”, la prima indicazione è di eseguire un esame obiettivo per identificare la presenza di lesioni legamentose o scheletriche. Se a seguito di lastre o risonanza si nota che sono presenti fratture a carico del collo del piede, sará necessario intervenire con intervento chirurgico per risolvere il problema. Infine, tacchi alti e pianta stretta della calzatura possono causare microtraumi ripetuti che in alcuni casi favoriscono la comparsa dell’alluce valgo

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