Lunedì 23 gennaio inizia a Milano la tre giorni di lavori congressuali dedicati alla spalla. I più noti ortopedici italiani sotto la direzione di tre presidenti, Pietro Randelli dell’ Ospedale San Donato, Paolo Avanzi e dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar a Verona e Alessandro Castagna dell’Istituto Humanitas fanno il punto dell’applicazione clinica di protesi inverse e biotecnologie per i problemi della spalla. Il Convegno termina con la sezione dedicata alla riabilitazione, dall’instabilità di spalla alla patologia degenerativa. consulta il programma
In particolar modo sono attese dagli esperti le live surgery di apertura dei lavori che presenteranno l’applicazione di PRP per la riparazione biologica di cuffia (così viene chiamato l’intervento che utilizza fattori di crescita del paziente per ‘potenziarne’ i processi di riparazione).
Inoltre le protesi inverse in grado di risolvere la ridotta funzionalità della spalla in presenza di artropatia degenerativa della cuffia, problema assai frequente sia negli sportivi di alto livello sia negli anziani. “Saremo concentrati proprio sulle nuove protesi che stanno dando ottimi risultati e sull’applicazione delle biotecnologie di cui si discute in tutti i congressi – spiega Pietro Randelli ricercatore esperto di biotecnologie dell’ Ospedale San Donato di Milano. – Si tratta di un up-to-date dell’ortopedia protesica e biologica riferita alle patologie di spalla.”