– l’epicondilite è una patologia che ha un suo decorso naturale e tende a migliorare spontaneamente anche se non sempre giunge a guarigione completa
– la diagnosi corretta è importante e deve escludere altre cause di dolore
– non esiste un trattamento standardizzato ma una personalizzazione delle cure
– di fondamentale importanza è il riposo evitando di ripetere quei movimenti che causano dolore, soprattutto sul lavoro
– i farmaci antiinfiammatori non steroidei e gli analgesici possono ridurre il dolore
– la terapia fisica è anch’essa di aiuto nel ridurre il dolore anche associandola a sedute di stretching della muscolatura dell’avambraccio sia dei flessori che degli estensori e usando dei bracciali appositi
– le infiltrazioni locali con corticosteroidi ruducono il dolore e l’infiammazione anche se non sempre nell’immediato, mentre i concentrati piastrinici (PRP) sembra abbiano un ruolo nella riparazione del danno anatomico
– la chirurgia deve essere presa in considerazione solo dopo un congruo periodo di trattamento conservativo e soprattutto di astensione da attività a rischio e quando il dolore limita le attività del paziente
– i tempi di trattamento e recupero sono comunque medio-lunghi, qualunque sia la terapia intrapresa, conservativa o chirurgica
– le recidive del dolore sono possibili anche a distanza di tempo se non vengono eliminati i fattori di rischio come una scarsa tecnica nelle attività sportive
– i risultati della chirurgia sono buoni in oltre l’80-90% dei casi
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