Lo conferma uno studio condotto giovani e sportivi militari americani: dopo la rottura la ricostruzione dell’LCA, legamento crociato anteriore, nei giovani sportivi l’autotrapianto (autograft) di tendini prelevati di solito dalla rotula o dalla coscia del paziente ha risultati migliori in termini di integrità, stabilità e funzionalità rispetto a quella da donatore (allograft).
Anche se nuovi materiali e tecnologie stanno riaprendo la strada alla ricostruzione del legamento crociato anteriore con materiali sintetici (abbandonata a causa dei numerosi fallimenti), secondo un recente studio (2014) del Tripler Army Medical Center di Honolulu (Hawaii) presentato al convegno annuale della American orthopaedic society of sports medicine (Aossm), la ricostruzione di tendini e legamenti con autotrapianto sembra essere la scelta migliore soprattutto per gli sportivi.
“Nei pazienti sportivi di giovane età, i trapianti da donatore hanno percentuali di fallimento superiori rispetto agli autotrapianti – dice Craig R. Bottoni, responsabile dello studio condotto su 99 militari, nella maggior parte di sesso maschile, sportivi di età media di 29 anni, infortunati durante l’attività sportiva. – Dopo un follow-up durato dieci anni, che ha valutato integrità, stabilità e funzionalità dei tendini e legamenti ricostruiti, più dell’80% dei tendini innestati erano intatti e avevano mantenuto la loro stabilità tre volte più che nei pazienti sottoposti a trapianto da donatore».
A cura di Giovanni Cacìa
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