Quel mal di schiena che rende l’attesa meno dolce

Quel mal di schiena che rende l’attesa meno dolce

Irrigidimento nella parte bassa della schiena accompagnato da dolore che può scendere fino alla gamba: sono i sintomi del mal di schiena, che interessa il 50% delle donne in attesa. Un disturbo fastidioso che però regredisce spontaneamente dopo il parto e non ha effetti a lungo termine sulla colonna.
Ma cosa succede in gravidanza ad una donna che ne soffre già prima dell’attesa?

A cura di Valeria Tagni, con la collaborazione del Dottor Enrico Sartorello, Direttore della struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia dell`Ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa(VI)

“Il mal di schiena si distingue in lombalgia e lombosciatalgia – spiega l’esperto. – La prima è un problema meccanico dovuto ad un leggero cedimento dei dischi vertebrali; la donna che ne soffre, durante la gravidanza starà meglio perché il feto spinge sulla colonna e la stabilizza. Il dolore ricomparirà verso il termine, quando il bimbo è così grande che tira verso la colonna. La lombosciatalgia invece è un problema neurologico causato da un’ernia che tocca il disco e in gravidanza può peggiorare, perché il feto preme sulla vena cava ostacolando il drenaggio delle vene presenti nel canale vertebrale. In questo caso è consigliabile riposare stese e non sovraccaricare la schiena” raccomanda Sartorello.

COSA SUCCEDE ALLA SCHIENA DOPO IL PARTO?
“Prima del parto – spiega l’esperto – l’ipofisi rilascia relaxina, un ormone che diminuisce la consistenza dei legamenti per allargare la sinfisi pubica (articolazione che unisce le due ossa pubiche) e far passare la testa del bambino. La relaxina viene secreta anche durante l’allattamento: in questa fase la lombalgia può tornare a causa della lassità legamentosa. La situazione migliorerà con la ripresa del tono muscolare, compreso quello degli addominali che sono gli stabilizzatori della schiena.

TRUCCHI SALVA-SCHIENA PER UNA GRAVIDANZA SERENA
La schiena non è fatta per stare a riposo! Via libera quindi ad un moderato esercizio fisico, meglio se in acqua dove la forza di gravità si annulla e la schiena lavora senza sovraccarichi” conclude Sartorello.
Per lo stesso motivo è meglio non aumentare troppo di peso e assumere una postura corretta quando si cammina, preferendo le scarpe basse ai tacchi a spillo. Indossare una fascia elastica infine può aiutare a sostenere la schiena. Se poi il dolore diventa insopportabile, particolarmente efficaci sono la manipolazione osteopatica, la fisioterapia e l’agopuntura che non hanno effetti collaterali dimostrati.

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