Osteoporosi: previeni il rischio nel tuo bambino

Osteoporosi: previeni il rischio nel tuo bambino

Condizioni ambientali e predisposizione genetica, vita sedentaria e alimentazione scorretta sono alcuni dei fattori di rischio che da soli non spiegano la malattia. Una ricerca inglese di Janis Baird dell’Università di Southampton afferma che la predisposizione all’osteoporosi è legata addirittura al peso del bambino alla nascita, particolarmente per le femmine: per ogni chilo di peso in più rispetto alla media, il BMC cioè il contenuto minerale osseo, aumenta di 1,49 grammi alla spina lombare e 1,41 grammi all’anca.
A cura di Valeria Tagni

OSTEOPOROSI, MA QUANTO MI COSTI!
I malati di osteoporosi sono oltre 75 milioni in Europa, Giappone e Stati Uniti. Un problema serio per la sanità pubblica visto che dopo i 50 anni una donna su tre e un uomo su cinque si frattura almeno un osso: 9 milioni quelle causate da osteoporosi nel 2000, con un costo di 30 miliardi di euro solo in Europa. E le cifre salgono con l’innalzamento della vita media.
Una curiosità? Anche il luogo di residenza è un fattore di rischio: in Scandinavia e Nord America le fratture sono più numerose rispetto all’Europa Mediterranea, mentre le zone rurali risultano più protette delle città.

VITA SANA E ATTIVA PER PROTEGGERE LE OSSA
Buone notizie dalla ricerca: esistono fattori che possono invertire questa tendenza. E’ vero che il numero delle fratture è in aumento, ma negli ultimi 20 anni le percentuali in individui di pari età si stanno stabilizzando. Fra le cause, le mutate abitudini alimentari degli anziani, uno stile di vita meno sedentario e la riduzione del fumo, oltre all’uso di bifosfonati, farmaci usati dai malati di osteoporosi per prevenire la perdita ossea e aumentare la resistenza alle fratture.

ATTENZIONE AI SOGGETTI A RISCHIO!
Un tempo i medici si limitavano a diagnosticare l’osteoporosi conclamata con l’esame della densità minerale ossea. Oggi l’attenzione si sta focalizzando sull’identificazione dei pazienti a rischio perché è dimostrato che l’osteoporosi ha una forte componente genetica. Una storia familiare di fratture rappresenta un ottimo indicatore insieme all’inattività fisica, il fumo, l’elevato consumo di alcool, l’uso prolungato di corticosteroidi e la scarsa attenzione del paziente in terapia nell’assumere i farmaci anti-osteoporosi.

PREVENIRE, DALLA GRAVIDANZA ALLA TERZA ETA’
Lo studio dell’Università di Southampton ha attestato la correlazione peso alla nascita-predisposizione osteoporosi. Lo sviluppo scheletrico comincia la sua programmazione nell’utero, per cui è compito della futura mamma iniziare la prevenzione curando la sua alimentazione durante la gestazione. Inoltre, durante l’infanzia e l’adolescenza, stimolare il giovane a uno stile di vita attivo aumenta la funzionalità neuromuscolare e abbassa il rischio di fragilità ossea in futuro. Da evitare invece le diete a fisarmonica associate ad allenamenti troppo intensi che nelle giovani donne causano amenorrea con diminuzione di massa ossea e fratture. E per gli anziani? Il tai-chi migliora l’equilibrio, riduce del 47% il rischio cadute e del 25% le fratture d’anca e nelle donne in post-menopausa ritarda la perdita ossea.

CURARE OGGI PER NON FARSI MALE DOMANI
Un terzo degli over 65 cade almeno una volta all’anno con un’incidenza del 10-15% di fratture e il 60% di chi cade oggi cadrà di nuovo l’anno successivo. Gran parte di questi individui non riceve trattamenti preventivi, spesso per una mancanza di dialogo con il medico. I trattamenti per l’osteoporosi invece garantiscono una vita migliore e un notevole risparmio, riducendo il rischio di fratture fino al 70%.
Tra le terapie farmacologiche è dimostrata l’efficacia di difosfonati, paratormone, teriparatide e ranelato di stronzio; tra i rimedi naturali, un buon apporto proteico nella dieta mantiene efficiente il sistema muscolo scheletrico riducendo il rischio di cadute e fratture mentre l’esposizione al sole migliora l’assorbimento della vitamina D che fissa il calcio.
(per maggiori info su rimedi naturali, farmaci e nuove terapie leggi l’articolo “osteoporosi: a rischio le donne obese a forma di mela” con intervista al Dr. Zecchinato)

© Orthopedika Journal

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