Ossa e muscoli si rinforzano anche in piscina

Ossa e muscoli si rinforzano anche in piscina

Invece di sudare in palestra, le donne che hanno raggiunto la menopausa possono prendersi cura di ossa e muscoli anche in piscina con programmi mirati di esercizi che riducono il rischio di cadute, migliorano la flessibilità e rinforzano mani, schiena, anche e ginocchia

A cura della Redazione di Orthopedika Journal

Con il passare degli anni il rischio di cadute e conseguenti fratture aumenta notevolmente a causa di cambiamenti fisiologici che coinvolgono muscoli e ossa: la massa muscolare si riduce e le ossa diventano più fragili, soprattutto quelle delle donne dopo la menopausa. Dal Brasile arriva però una buona notizia per le donne che vogliono mantenere in buona forma ossa e muscoli ma che non amano la palestra e preferiscono la piscina. I ricercatori della Universidade Federal de São Paulo guidati da Linda Moreira hanno infatti messo a punto un programma di esercizi da eseguire in acqua che permette di rinforzare ossa e muscoli riducendo così il rischio di cadute. Il programma che i ricercatori hanno chiamato HydrOS punta a migliorare resistenza e forza muscolare e ossea ed è stato proposto a 64 delle 108 donne di età compresa tra 50 a e 60 anni coinvolte nella ricerca. Queste donne hanno anche assunto per tutta la durata dello studio vitamina D3 e calcio, preziosi elementi per la salute di ossa e muscoli.

IN ACQUA CONTRO L’OSTEOPOROSI
Come si legge dalle pagine della rivista Menopause, rispetto ai dati raccolti prima dello studio, 7 mesi dopo l’allenamento le donne che avevano seguito il programma HydrOS hanno visto crollare drasticamente il numero di cadute che è invece non è cambiato nel gruppo rimasto lontano dalla piscina. E se questo non bastasse, allenarsi costantemente in acqua ha quasi dimezzato il numero di donne che ha subito una frattura (meno 44%), ha migliorato la flessibilità e rinforzato mani, schiena, anche e ginocchia. “Il programma di esercizi in acqua ha anche permesso di mantenere costante la densità minerale ossea che invece è diminuita del 1.2% nelle donne che non lo hanno seguito” ha affermato Moreira facendo riferimento ai dati di un lavoro non ancora pubblicato. “Dimostrare che si ottengono miglioramenti nella densità minerale ossea, rappresenterebbe una grande novità, certamente utile in termini di prevenzione dell’osteoporosi” spiega Andrea LaCroix che si occupa di salute delle donne in età avanzata al Fred Hutchinson Cancer Research Center, negli Stati Uniti.

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