Circa il 50-70% delle persone dichiara di aver avvertito, almeno una volta nella vita, un irrigidimento, una tensione muscolare nella parte bassa della schiena, a volte accompagnata da dolore che può scendere fino alla gamba. Protagonista di innumerevoli studi clinici, questo disturbo viene comunemente chiamato “mal di schiena”, ma il suo nome scientifico è “lombalgia” ed è la causa più comune per cui ci si rivolge al medico di famiglia.
A cura di Valeria Tagni
Un problema diffuso dunque, che diventa però particolarmente pesante quando a soffrirne è una futura mamma, già alle prese con innumerevoli piccoli malesseri legati alla gravidanza. Oltre il 50% delle donne in dolce attesa, infatti, deve fare i conti con il mal di schiena, che spesso non si limita al periodo della gestazione, ma continua a farsi sentire anche dopo il parto.
CAMBIA L’EQUILIBRIO, SI SCATENANO GLI ORMONI
Intorno al quinto-sesto mese il pancione comincia ad aumentare di volume, spostando il peso del corpo verso il basso. Per avere un maggior equilibrio, la futura mamma riassetta la sua postura spingendo il bacino in avanti. Questo, però, comporta una contrazione dei muscoli addominali e della schiena, che nel lungo periodo provoca il dolore.
Un problema spesso acuito da altri fattori, quali la dilatazione del bacino, che deve fare spazio al pancione e dunque si appoggia sull’osso pubico, o la dilatazione dell’utero, che poggia sul nervo sciatico causando dolore lungo la gamba e fino all’estremità inferiore. Inoltre l’ormone relaxina provoca un allentamento dei muscoli lombari, che così si preparano al momento del parto, ma non svolgono più la loro funzione di sostegno della colonna.
I TRUCCHI SALVA-SCHIENA PER UNA GRAVIDANZA SERENA
La terapia farmacologica è sconsigliata in gravidanza, in quanto i principi attivi contenuti nei farmaci passano attraverso la placenta, diventando potenzialmente pericolosi per il feto.
La prevenzione del sintomo, in questo caso, assume un’importanza fondamentale. Per questo è bene, fin dai primi mesi di gravidanza, dedicare del tempo all’esercizio fisico, scegliendo un’attività sportiva dolce come yoga, stretching o acquagym. Una buona attività fisica non solo rinforza i muscoli e contribuisce a sciogliere le tensioni muscolari, ma migliora l’umore della mamma e fa bene al feto. E’ altrettanto importante assumere una postura corretta quando si sta in piedi e ricordarsi, quando ci si china per sollevare un peso, di piegare le ginocchia.
Un aiuto in più viene dalle cosiddette “pancere” o fasce elastiche, che danno un corretto sostegno alla schiena e si possono regolare man mano che il pancione cresce per adattarsi alla nuova conformazione fisica.
Da non dimenticare, infine, le regole dettate dal buon senso: non aumentare troppo di peso per non sovraccaricare la colonna vertebrale e rinunciare almeno per qualche mese ai tacchi a spillo in favore di scarpe basse, meno fashion ma certamente più comode.
E SE PROPRIO NON PASSA ….
Quando il problema si fa serio e il dolore diventa insopportabile, è consigliabile l’intervento di un professionista. Tra i trattamenti consigliati, particolarmente efficaci sono la manipolazione osteopatica, la fisioterapia e l’agopuntura, che non hanno effetti collaterali sull’andamento della gravidanza.
© Orthopedika Journal