Avantgarde-SigmaTau , nota azienda produttrice di nutraceutici, cosmeceutici e farmaci, è stata multata dall’Antitrust con una sanzione di 150.000 euro per pubblicità ingannevole per l’integratore “Fish Factor articolazioni”. L’Antitrust ha contestato la veridicità della comunicazione sul sito dell’azienda in merito al prodotto che prometteva di “agire in modo naturale sulle cause dei dolori articolari, favorendo la rigenerazione delle cartilagini”e supportato da una massiccia operazione pubblicitaria. L’azienda, dopo aver modificato la comunicazione sul sito internet e fatto ricorso al Tar del Lazio per l’annullamento della sentenza, ha sottolineato che “ i claim oggetto di contestazione sono ampiamente utilizzati dalla maggior parte degli operatori che commercializzano integratori di impiego analogo”.
a cura di Valeria Tagni, con la collaborazione di Paola Signorelli, medico nutrizionista specialista in medicina preventiva-antiaging a Milano
GLI INTEGRATORI CHE FANNO BENE
Può un integratore aiutare le articolazioni a mantenersi sane? Chi soffre di osteoartrite conosce il dolore e le limitazioni che derivano dalla degenerazione della cartilagine delle articolazioni e che si estende anche ai tessuti ossei vicini. Colpisce soprattutto le donne e i fattori di rischio sono età, obesità, familiarità genetica e un passato di traumi. “Esistono molti integratori nei quali sono state osservate proprietà terapeutiche di alcuni componenti. Studi scientifici hanno dimostrato come glucosamina e condroitina, usate in combinazione, possono alleviare il disturbo, così come il metilsulfonilmetano e gli Omega3” spiega Paola Signorelli.
I CIBI AMICI DELLE ARTICOLAZIONI
“Per mantenere la salute delle articolazioni la cosa più importante è evitare il sovrappeso, adottando adeguate strategie nutrizionali – continua l’esperta. – Esistono “cibi nemici” che innescano processi infiammatori come i cibi ad alto indice glicemico, per esempio lo zucchero e le farine raffinate, i grassi saturi e polinsaturi idrogenati come burro, lardo, strutto, e gli oli di semi; ed esistono “cibi amici” che evitano l’infiammazione della cartilagine. Si tratta di alimenti ad alto contenuto di acidi grassi Omega3 come salmone, sgombro, sardine, noci e olio di semi di lino spremuto a freddo e la frutta colorata come i frutti di bosco ad alto contenuto di sostanze antiossidanti”.
DICLOFENAC? MEGLIO IL BASILICO!
Una curiosità: uno studio indiano condotto dal Poona College of Pharmacy di Pune, presentato a Manchester in occasione della British Pharmaceutical Conference 2011, ha dimostrato l’efficacia del basilico nell’alleviare i sintomi dell’artrite. Assumere concentrato di basilico in pastiglie avrebbe lo stesso effetto del “diclofenac”, un potente analgesico e antiinfiammatorio, ma senza effetti collaterali e ridurrebbe fino al 73% il volume delle articolazioni infiammate in 24 ore. Secondo gli esperti sarebbe l’eugenolo, la sostanza che conferisce alla pianta il caratteristico profumo, il responsabile dei poteri infiammatori e analgesici; i risultati tuttavia sono in attesa di essere confermati da ulteriori studi.