Good vibrations?

Good Vibrations

Un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine mette in dubbio l’efficacia dell’uso delle pedane vibranti al fine di migliorare la densità ossea delle donne in menopausa. “Dopo un anno di terapia con questo tipo di strumento non abbiamo osservato un aumento della densità minerale ossea – afferma Angela M. Cheung del Toronto General Hospital, tra gli autori dello studio che ha coinvolto 200 donne canadesi in postmenopausa. E per rendere l’analisi più completa, oltre all’esercizio con la pedana vibrante a diverse intensità nello studio sono stati anche presi in considerazione l’assunzione di calcio e vitamina D, componenti fondamentali del benessere osseo. Cheung e colleghi non hanno studiato gli effetti delle pedane su altri aspetti della salute o su altre categorie di persone, ma affermano con forza che questi dispositivi non aiutano a prevenire l’osteoporosi.

LA PRUDENZA PRIMA DI TUTTO

Il dibattito sull’utilità di pedane vibranti e altri strumenti “elettromedicali” è ancora aperto e scalda la comunità scientifica che, come emerge anche dalle dichiarazioni della Simfer (Società italiana di medicina fisica e riabilitativa), è comunque unita nel mettere in guardia dagli acquisti facili tramite internet o televendite, che spesso nascondono truffe dannose per salute e portafoglio. E attenzione: anche l’uso delle pedane senza la supervisione di un medico può portare più danno che beneficio. “Al momento, anche sulla base dei dati disponibili in letteratura, per mantenere in salute le proprie ossa è meglio che le donne percorrano strade già note e sicure: buoni livelli di calcio e vitamina D nella dieta ed esercizio fisico leggero ma regolare – conclude Cheung.

A cura di Cristina Ferrario

© Orthopedika Journal

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