La fibromialgia è una sindrome subdola rappresentata principalmente da un dolore muscoloscheletrico diffuso che colpisce milioni di persone nel mondo. In Italia sono due milioni i malati, specialmente donne, ma ancora non se ne sa molto.
A cura di Andrea Ghezzi
QUANDO IL SISTEMA VA IL TILT
La fibromialgia è una sindrome che colpisce tutti i muscoli del corpo, causando un aumento della loro tensione, che si mantiene poi costante causando diversi disturbi, anche gravi. Tutto inizia con un indolenzimento provocato dalla tensione; collo, spalle, schiena e gambe sono i principali interessati ma con il passare del tempo, tali irrigidimenti possono rendere più difficili tutti i movimenti. Questo determina, inoltre, un affaticamento progressivo e costante che si manifesta anche compiendo sforzi di bassa intensità. Numerosi studi hanno evidenziato che il problema potrebbe essere legato alla comunicazione intercellulare tra il sistema nervoso centrale e le terminazioni periferiche. Paragonando l’organismo a un computer si potrebbe dire che le periferiche funzionano perfettamente e acquisiscono correttamente i dati, ma li inviano al sistema centrale in modo errato. Da dove venga questa decodifica errata però, ad oggi non è ancora noto.
EFFETTI E AGGRAVANTI
Quando il sistema va in tilt, il risultato è l’iperalgesia, ovvero la risposta esagerata a stimoli dolorosi che, su soggetti normali, provocano dolore moderato, e addirittura l’allodinia, ovvero il sentire dolore in seguito a stimoli che normalmente non ne provocano. Il problema si aggrava anche e soprattutto in condizioni climatiche sfavorevoli, come nei cambi di stagione con un alto tasso di umidità, ma può peggiorare anche a causa di livelli eccessivi di stress, sia di natura emotiva che ormonale per esempio, disfunzioni tiroidee o ciclo mestruale.
CURE TRADIZIONALI
Nella maggior parte dei casi, i farmaci non danno risultati soddisfacenti: la base del trattamento è costituito da antidolorifici e antidepressivi, che però rappresentano soluzioni-tampone. Tra le terapie fisiche solo la TENS (la stimolazione elettrica dei nervi mediante elettrodi applicati sulla pelle) ottiene riconoscimenti significativi: ben il 70% dei pazienti sottoposti a TENS antalgica riferisce di averne tratto giovamento. Al contrario, i massaggi spesso provocano addirittura un acutizzarsi della malattia in maniera anche netta.
DAL GIAPPONE ARRIVA UNA TERAPIA INTERESSANTE
Dal Giappone arriva però un segnale interessante per il trattamento naturale della sindrome fibromialgica. L’università giapponese di Kagoshima ha infatti compiuto studi sugli effetti della tradizionale sauna finlandese che, migliorando la circolazione periferica, allevia il dolore e al contempo porta anche benèfici effetti psicologici, allontanando così lo spettro della depressione che può colpire le persone affette da fibromialgia. Una soluzione riscoperta che ha dato effetti positivi in percentuali dal 31 al 77% dei pazienti sottoposti agli studi giapponesi; dati significativi per una pratica tanto nota ma finora mai sfruttata in questo senso.