Dai laboratori americani della Duke University di Durham è arrivato il nuovo biomuscolo in grado di reagire in risposta agli stimoli elettrici e alle medicine, proprio come un muscolo umano.
I ricercatori hanno utilizzato progenitori miogenici umani, ovvero cellule non più staminali ma non ancora muscolari. Le cellule sono state moltiplicate per mille volte e successivamente poste su un supporto tridimensionale che era stato riempito di gel nutritivo; grazie al gel, è stata possibile la differenziazione delle cellule in fibre muscolari funzionanti che hanno composto il biomuscolo.
Nenad Bursac, ingegnere biochimico e autore dello studio, spiega che: “Per il momento il biomuscolo non servirà alla riparazione dei tessuti danneggiati dalle malattie, ma sarà indispensabile per effettuare sperimentazioni cliniche in laboratorio, senza più condurle sui pazienti umani. Infine, sarà utile anche per lo studio delle caratteristiche funzionali delle malattie, specialmente quelle rare”.
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