Immagina di recuperare velocemente la forza muscolare dopo un’ingessatura. Se lo stai immaginando sappi che sta anche realmente accadendo. Lo dimostrano i dati di una ricerca condotta dalla Ohio University e pubblicati nella rivista scientifica Journal of Neurophysiology .
Gli studiosi hanno coinvolto in un esperimento 43 uomini adulti; a 14 di loro è stata applicata un’ingessatura rigida che immobilizzava sia la mano che il polso ed è stato richiesto di svolgere regolarmente degli esercizi in cui dovevano immaginare di alternare cinque secondi in cui flettevano il polso, e altri cinque in cui stavano a riposo. Ad altri 14 soggetti è stata applicata la stessa ingessatura, ma per loro non erano previste serie di esercizi. I restanti 15 costituivano un gruppo di controllo, e non è stata loro applicata alcuna gessatura.
Dopo 4 settimane di immobilità, al momento di togliere il gesso è risultato che la forza del polso ingessato era ovviamente minore rispetto al gruppo di controllo, ma i soggetti a cui era stato richiesto di svolgere gli esercizi di immaginazione avevano perso il 50% di forza in meno rispetto all’altro gruppo. Oltre a questo è emerso che anche la VA (voluntary activation), cioè la capacità del sistema nervoso di attivare il muscolo, si era ristabilita molo più velocemente nei soggetti del primo gruppo.
Brian C. Clark, dall’Ohio Musculoskeletal and Neurological Institute, spiega che: “Probabilmente i meccanismi neurologici a livello corticale influiscono in modo significativo sulla condizione di debolezza che segue un periodo di immobilità. L’attivazione di queste regioni corticali attraverso l’immaginazione sembra essere di fondamentale aiuto per una ripresa migliore e più rapida”.
A cura della Redazione Orthopedika Journal
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