L’artroprotesi di ginocchio (o semplicemente protesi di ginocchio) è un’articolazione artificiale realizzata in leghe metalliche e materiali plastici che sostituisce il ginocchio ammalato in toto (protesi totale) o parzialmente (protesi monocompartimentale), eliminando la fonte del dolore in modo efficace e permanente.
A cura di Giovanni Cacia
La protesi è costituita da una componente tibiale e da una componente femorale, che vengono fissate all’osso attraverso l’impiego di cemento acrilico. Meno comune, a differenza della protesi d’anca, è l’impiego di componenti porose senza cemento. Sulla componente tibiale viene assemblato un inserto in polietilene, fisso oppure rotante a seconda del modello protesico.
Le protesi di ginocchio si dividono in:
1. Protesi monocompartimentali che vengono utilizzate quando un solo compartimento del ginocchio è interessato dalla malattia artrosica.
2. Protesi totali, utilizzate quando sono interessati dalla malattia tutti i compartimenti del ginocchio.
3. Protesi vincolate, utilizzate in casi con gravi distruzione dei capi articolari, in pazienti obesi,negli interventi di sostituzione protesica
TOTALE O MONOCOMPARTIMENTALE?
Il ginocchio è composto da tre compartimenti articolari: mediale, laterale e femoro-rotuleo. La protesi totale è indicata laddove il ginocchio sia interessato da un processo degenerativo globale, ovvero che coinvolge più di un compartimento.
Al contrario, la protesi monocompartimentale costituisce la soluzione ideale nelle ginocchia che presentino un danno limitato a un solo compartimento (più spesso quello mediale). Questa protesi, infatti, permette di conservare gran parte dell’articolazione naturale, riducendo così l’invasività della procedura chirurgica.
COME AVVIENE L’INTERVENTO?
L’intervento di protesizzazione viene eseguito attraverso un’incisione longitudinale situata sulla faccia anteriore del ginocchio, di lunghezza variabile (11-16 cm circa) in funzione della difficoltà del caso, della circonferenza del ginocchio e del tipo di impianto (totale o monocompartimentale).
La parte superiore della tibia (il piatto tibiale) e quella inferiore del femore (condili femorali) vengono asportate per uno spessore pari a 8-10 mm per far posto alle componenti protesiche:
Ulteriori sezioni sono necessarie per ottenere la perfetta congruenza tra protesi e osso. La fissazione delle componenti viene in genere ottenuta mediante l’impiego di cemento. Esistono però anche protesi di ginocchio destinate all’uso senza cemento.
QUANTO DURA UNA PROTESI DI GINOCCHIO?
Le protesi attualmente disponibili hanno una sopravvivenza media di circa 15 anni, ma la variabilità individuale è grandissima. Il peso corporeo e il livello di attività fisica sembrano incidere in modo determinante sulla durata dell’impianto. Questo fa sì che un paziente anziano, magro e con basse richieste funzionali possa ragionevolmente ritenere che il suo impianto sia “per sempre”. Non così un giovane attivo e sovrappeso, per il quale il rischio di andare incontro ad un intervento di riprotesizzazione è concreto.
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