CELLULE STAMINALI: DAL GIAPPONE LA SFIDA
Shinya Yamanaka, lo scienziato giapponese dell’Università di Kyoto che quattro anni fa scoprì le cellule staminali pluripotenti indotte (Ips), ha illustrato presso la sede del CRN di Roma le prospettive e potenzialità delle sue ricerche che potrebbero trovare riscontro pratico nella creazione di una banca delle staminali umane a fini terapeutici.
CNR – Roma, 18 novembre 2010: “La banca delle cellule staminali pluripotenti indotte può essere paragonata a una banca del sangue cui si ricorre quando non è possibile utilizzare il sangue del paziente” dichiara Shinya Yamanaka dalla sede del CNR. “Allo stesso modo, le Ips verranno mantenute in un archivio e utilizzate quando e se necessario. Poiché utilizzare le cellule del paziente stesso è un processo molto lungo e costoso” ha sottolineato lo scienziato “avere delle staminali già pronte e a disposizione in una banca è senz’altro preferibile”.
Yamanaka, proseguendo il paragone con la banca del sangue, ha evidenziato le sfide di questo progetto. “Così come esistono vari gruppi sanguigni compatibili con i vari pazienti, allo stesso modo anche in questo campo si dovrà condurre una ricerca sulla compatibilità”. La sfida è ambiziosa, spiega lo scienziato, perché “mentre i gruppi sanguigni sono quattro, le combinazioni di cellule sono più di diecimila, per cui l’obiettivo primario è quello di trovare una sorta di gruppo 0 che possa creare le condizioni di massima compatibilità con il maggior numero di pazienti”.
Al termine dell’incontro, il Presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Prof. Luciano Maiani, ha commentato: “Le ricerche condotte dal Prof. Yamanaka sono destinate a influenzare in maniera profonda il campo della medicina rigenerativa, una delle frontiere più interessanti della ricerca scientifica del nostro tempo. Per di più con conseguenze non solo scientifiche ma anche etiche”. “Anche nel Cnr – aggiunge Maiani – diversi gruppi di ricerca studiano la biologia delle cellule staminali. A Monterotondo è già iniziata la realizzazione della Mouse clinic, che si aggiungerà alle altre infrastrutture di ricerca internazionali dell’area, tra cui l’archivio dei topi mutanti Emma, voluti dagli European molecular biology laboratories. Alcuni ricercatori, sempre al Cnr, si occupano proprio di studiare le cellule staminali adulte riprogrammate, le Ips, per rigenerare cardiomiociti e cellule del sangue o del sistema nervoso centrale”.
Fonte: CNR, Roma
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