Intervista al professor Matteo Denti, Responsabile del Centro di Traumatologia dello Sport e Chirurgia Artroscopica presso l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, Vice Presidente ESSKA.
di Andrea Cacia
Le stazioni sciistiche quest’anno hanno aperto in anticipo a causa delle abbondanti nevicate. La stagione sembra essere tra le più promettenti degli ultimi anni per albergatori e sciatori. Saranno tantissimi gli appassionati che affolleranno le seggiovie pronti a inaugurare gli impianti di risalita in tutta Italia.
Dal 15 dicembre, l’Alto Adige per tutelare gli sportivi di tutte le età ha promosso una campagna di educazione alla sicurezza sugli sci: i minorenni dovranno indossare il casco protettivo e nelle scuole di sci i maestri illustreranno con filmati dell’iniziativa “sicuro, mi diverto” i comportamenti da tenere e quelli da evitare sulla neve. Il casco non aiuterà però a difendersi da tutti i traumi (nel 2008 quasi/oltre 27.000): muscoli e ginocchia hanno bisogno di altre ‘protezioni’.
QUALI SONO LE LESIONI PIÙ FREQUENTI PER GLI SCIATORI OCCASIONALI?
A parte i traumi dovuti a collisioni tra sciatori che spesso comportano il trauma cranico, lesioni alle spalle e ad altre parti del corpo, nello sci alpino le lesioni più frequenti sono al ginocchio. A causa della variazione di altezza degli scarponi, sempre più alti dagli anni 50 a oggi, noi traumatologi abbiamo assistito ad un curioso cambiamento di tendenza: i traumi alla caviglia, un tempo così frequenti, sono stati rimpiazzati da quelli al ginocchio con interessamento del legamento crociato anteriore.
LESIONI DA CADUTA O DA TORSIONE DEL GINOCCHIO IN CURVA O SU BUCHE: ESISTE UNA TECNICA PER EVITARE DI FARSI MALE?
È molto difficile controllare il ginocchio al momento del trauma. L’unico modo per essere più sicuri in pista è sciare adagio, con buona visibilità e buone condizioni di neve, né troppo dura né troppo soffice, e frequentare i percorsi adatti alla propria capacità sciistica (ndr: no alle piste nere o rosse ai principianti)
PROFESSOR DENTI, L’ALLENAMENTO PRESCIISTICO PUÒ EVITARE QUESTI TRAUMI?
Innanzitutto, effettuare la preparazione presciistica consente di raggiungere una buona massa muscolare. Ma un allenamento di questo tipo non serve soltanto ad avere buoni muscoli: alcuni esercizi facilitano i riflessi e aumentano la destrezza necessaria per far fronte agli inconvenienti atmosferici delle piste. Infatti, sciare in una giornata di sole con una buona neve sarà diverso dallo sciare in neve fresca con la nebbia. In quest’ultimo caso, le probabilità di procurarsi traumi aumentano e lo sciatore dovrà possedere una capacità di controllo del proprio corpo decisamente ottima. Quindi, più sport si pratica durante l’anno, più facile sarà prepararsi alla settimana bianca e migliori saranno anche le prestazioni e il divertimento in tutta sicurezza.
COSA CONSIGLIA AI LETTORI DI ORTHOPEDIKA?
”È evidente che praticare sport durante tutto l’anno garantisce già una migliore preparazione atletica rispetto a chi conduce vita sedentaria. Prima di fare colazione, consiglierei di iniziare la giornata con esercizi di stretching e di isometrica: si tratta di esercizi che favoriscono la tonificazione muscolare congiungendo contrazioni e particolari posizioni che permettono di far lavorare al massimo il muscolo interessato dall’esercizio, lasciando a riposo gli altri. Questo consente alla muscolatura di essere pronta e riscaldata; poi, un leggero riscaldamento di 10-15 minuti, sul campo prima di partire con gli sci in spalla per un’attività non agonistica sono sicuramente sufficienti.”
Anche i bambini sono soggetti agli stessi traumi degli adulti quando sono sulle piste da sci. Del resto, oggi i bambini iniziano a sciare molto presto, spesso già a 3-4 anni. È importante che anche loro siano adeguatamente preparati e la ginnastica presciistica è sempre consigliabile indipendentemente dall’età, anche a 3 anni. Spesso si pensa che per i bambini sia già sufficiente l’attività fisica che svolgono a scuola; purtroppo, la gran parte di queste dedicano un paio d’ore alla settimana di attività fisica che non sono sufficienti a garantire una buona preparazione fisica al bambino. Per questo è raccomandabile frequentare un corso extra scolastico che abbini alla palestra gli esercizi di isometrica.
Che ne pensa di questa campagna “Sicuro, mi diverto” promossa in tutto l’Alto Adige?
“Sono assolutamente favorevole. Pensi che da sei o sette anni uso il casco per sciare e lo fanno anche i miei figli piccoli.”
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