Calcetto: si torna in campo, ma attenzione a ginocchia e caviglie

Calcetto ginocchio caviglia

Cosa c’è di meglio di una partita a calcetto tra amici (*nelle regioni in cui è concesso e con il rispetto delle norme di sicurezza)? 

Uno sport che si gioca a tutte le età, dai più giovani fino ai nostalgici 60enni in vena di ritrovarsi, come un tempo, sul campo di calcio. Attenzione però perché gli atleti improvvisati, complice la pausa di diversi mesi dovuta allo stop per l’emergenza Covid-19, rischiano lesioni e traumi per carenza di allenamento. Bastano pochi accorgimenti, e un allenamento costante per scongiurare incidenti che possono rovinare le giornate estive.

CAVIGLIE E GINOCCHIA (LCA) PIÙ A RISCHIO

Caviglie e ginocchia vengono messe particolarmente a rischio, soprattutto nei quarantenni non allenati; basta un contrasto durante le fasi del gioco per far sì che una gamba con una muscolatura non più tonica possa andare incontro a traumi come distorsioni, e rottura dei legamenti.

In particolare per il ginocchio gli infortuni al legamento crociato anteriore colpiscono ogni anno 150.000 persone, come risulta dalle statistiche SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia), secondo cui si tratta di un tasso di incidenza tra gli infortuni sportivi particolarmente elevato e in aumento nel calcio dato l’elevato numero di praticanti. 

I CONSIGLI DI SIOT E AAOS

Secondo la SIOT per diminuire i rischi e arrivare preparati all’evento sportivo è fondamentale seguire un programma di prevenzione: 

  • potenziare la muscolatura degli arti inferiori, 
  • migliorare la propriocezione degli arti per ridurre il rischio di infortuni soprattutto con il gesto atletico tipico del calcio (cambi di direzione, contrasti, salti, etc.)
  • allungare i muscoli con lo stretching
  • individuare con il medico dello sport carenze muscolari e tendinee 

Secondo gli esperti della American Academy of Orthopaedic Surgeons per evitare fratture ossee e lesioni basta seguire alcuni consigli:

1. ABBIGLIAMENTO: indossare abiti adeguati all’attività sportiva che si va a praticare

2. CALZATURE: evitare scarpe scomode o logore

3. VARIETÀ: cambiare frequentemente le attività sportive svolte, per esempio alternando la corsa al ciclismo, alla ginnastica, al nuoto

4. ALIMENTAZIONE: una dieta sana è, sempre secondo gli ortopedici americani, un’accortezza di grande valore, allo scopo di irrobustire le ossa e i muscoli

5. GRADUALITÀ: nella pratica sportiva, la gradualità è fondamentale: pretendere subito prestazioni intense, continuative, non è sano e può ledere muscoli, articolazioni e ossa anche in modo serio

6. RISCALDAMENTO: scendere in campo riposati e dopo adeguato riscaldamento. Mai proseguire se si avvertono dolori: se l’organismo si lamenta – di solito col più classico dei sintomi, il dolore – occorre fermarsi per qualche giorno prima di ritornare a giocare.

7. BUONSENSO: Un consiglio su tutti: massima cautela, ricordando che è fondamentale attivare sempre il principale presidio di sicurezza, il buonsenso.

Fonte: American Academy of Orthopaedic Surgeons, Stress Fractures of the Foot and Ankle

A cura della Redazione

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