Il rischio di cadute è più elevato negli anziani affetti da depressione. A dirlo è una ricerca della Neuroscience Research Australia (NeuRA).
Lo studio, pubblicato su Age and Ageing, ha coinvolto 300 partecipanti di età compresa tra 65 e i 91 anni, non precedentemente sottoposti a trattamenti farmacologici per la cura della depressione. I partecipanti sono stati valutati attraverso la Geriatric Depression Scale, una tra le più diffuse scale per la valutazione di sintomi depressivi nell’anziano, e monitorati telefonicamente ogni due mesi. Dal monitoraggio è emerso che le cadute erano più frequenti nei soggetti depressi.
E’ risultato infatti che i pazienti affetti da depressione erano il 40% di chi cadeva frequentemente, il 28% di chi era caduto una volta e solo il 16% di chi non era mai caduto. Si tratta di una scoperta importante, dal momento che le cadute costituiscono una delle principali cause di lesioni (spesso con conseguenze fatali) negli anziani di tutto il mondo.
QUANTO E COME
Nel 2002 è stato stimato che in Italia il 28,6% degli over65 cade nell’arco di 12 mesi. Di questi, il 43% cade più di una volta e l’ambiente più a rischio è la casa dove avvengono il 60% delle cadute. Gli ambienti a maggior rischio di caduta sono la cucina (25%), la camera da letto (22%), le scale interne ed esterne (20%) e il bagno (13%).
A cura di Irene Butta
Fonti: Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna; www.epicentro.it